Quanto si spende in Italia per la cultura?

Il nostro Paese ha un immenso patrimonio culturale, su cui si basa anche una parte del turismo, ma quanto spendono le persone nella propria cultura?

L’Italia è un Paese che punta molto sulla propria cultura. Parte del turismo che alimenta interi settori dei servizi è attratto proprio dalle bellezze artistiche e architettoniche del nostro territorio. Gli italiani però non sembrano inclini a dare alla propria cultura il giusto riconoscimento economico. Negli ultimi anni si è verificato un progressivo calo nell’acquisto di libri, giornali, ma anche di videogiochi e abbonamenti culturali.

Quanto spendo le famiglie italiane in cultura

Il rapporto “Minicifre della cultura” degli ultimi 5 anni analizza un periodo molto interessante. Raccoglie infatti i dati dei consumi culturali italiani da prima a dopo la pandemia, tra il 2018 e il 2022. Il periodo del lockdown può quindi essere paragonato a quelli precedenti per seguire lo sviluppo della spesa delle famiglie. Le notizie che arrivano da questo rapporto sono però negative.

Il report è promosso dal ministero della Cultura e realizzato dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali. Il periodo pre pandemico, fino alla fase più acuta del Covid-19 avvenuta nel 2021, è caratterizzato da una progressiva regressione della spesa delle famiglie in cultura. Si passa in media da 71 a 54 euro al mese, un calo del 40%.

Libri su scaffale
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Per contrastare questo fenomeno, il ministero della Cultura ha ricevuto molti più fondi che in passato durante il periodo pandemico. Una aumento del 52% che però non sembra essere riuscito a fermare il declino dei consumi culturali in Italia. Il ministero rimane soltanto undicesimo per risorse stanziate, con circa 4,3 miliardi all’anno di budget. Un afflusso di denaro di circa 6,68 miliardi di euro arriverà nei prossimi anni dal PNRR. Si tratta però soltanto del 3,5% dei fondi totali del piano.

Milano la città in cui si spende di più

La spesa culturale nazionale non è soltanto bassa, ma è anche molto polarizzata. Buona parte degli acquisti sono fatti al Nord, con Milano che è il polo di spesa per prodotti di cultura maggiore in Italia. L’area metropolitana del capoluogo lombardo conta per il 10% dei soldi spesi in cultura dai privati nel nostro Paese, un dato mostrato dall’Osservatorio BookCity Milano.

Scorporando i dati, si nota che una parte di questo primato è dovuto al Teatro La Scala. Per quanto riguarda la lirica infatti, un euro su quattro di quelli spesi in Italia è speso a Milano. Anche il  balletto va oltre il risultato medio cittadino con il 15% della spesa italiana, mentre teatro di prosa e acquisto di libri sono in linea attorno al 10%. Quest’ultimo dato comprende tutte le metodologie di vendita dei libri, da quelli acquistati al supermercato a quelli ordinati online. Sottotono i cinema, con soltanto il 5%.

La facciata del Duomo di Milano
Unsplash @Ouael Ben Salah | mostradante.it

Dai dati emerge quindi che la cultura in Italia vende sempre meno. Le famiglie non sembrano interessate a consumare prodotti culturali. Questo a fronte di un’offerta tra le più ampie del mondo, in particolare per settori specifici come la lirica, la pittura e l’architettura. I finanziamenti in aumento al ministero nella cultura non sembrano aver risolto la situazione. Gli italiani spendono sempre meno in cultura.

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